SOS Cultura I minori italiani a rischio esclusione; ecco perchè è urgente un’inversione di rotta
- Gaia Alfieri
- 30 lug 2024
- Tempo di lettura: 3 min
"Ci preoccupiamo spesso di ciò che un bambino diventerà domani, ma dimentichiamo che è qualcuno di importante già oggi", afferma Stacia Tauscher. I bambini non sono solo i cittadini del futuro; il loro valore e le loro esigenze devono essere riconosciuti e rispettati nel presente. La povertà educativa, che priva i bambini delle opportunità di apprendimento e crescita culturale, è una delle principali sfide che dobbiamo affrontare per garantire un futuro migliore.
La Situazione Attuale
Secondo i dati di Save the Children del 2022, la situazione della povertà educativa in Italia è allarmante. Ecco alcuni dati significativi:
- 1 minore su 7 lascia prematuramente gli studi.
- Il 43% dei bambini non è mai stato a teatro.
- Il 62,8% non ha libri da leggere in casa.
- Il 53% non ha mai visitato un sito archeologico.
- Il 49,9% non è mai stato al cinema.
- Il 53% non è mai entrato in un museo.
Questi dati mostrano chiaramente come l'accesso alla cultura e alle esperienze formative sia fortemente limitato per una grande parte della popolazione giovanile.

L'Impatto della Pandemia
La pandemia da Coronavirus ha ulteriormente aggravato la situazione. Durante il periodo di lockdown, 258 milioni di bambini in tutto il mondo non hanno potuto frequentare la scuola primaria e secondaria, con effetti devastanti sull'apprendimento. La percentuale di bambini che, dopo cinque anni di scuola primaria, non è in grado di leggere e comprendere un semplice testo è salita al 53%.
Inoltre, le restrizioni, l'incertezza e la chiusura delle scuole hanno causato un aumento dei disturbi mentali tra i bambini e gli adolescenti, con un incremento dei casi di ansia, depressione, ideazione suicidaria e disturbi della condotta alimentare. Un adolescente su 7, tra i 10 e i 19 anni, soffre di disturbi mentali diagnosticati.

La Povertà Materiale è uno dei fattori determinanti
La povertà materiale è uno dei principali fattori determinanti della povertà educativa. Già prima della pandemia, le rilevazioni condotte dall'ISTAT e da Eurostat indicavano livelli molto alti di povertà educativa.
La crisi sanitaria ed economica hanno vanificato molti dei progressi conseguiti nei decenni precedenti nell’ambito della riduzione della povertà e l’accesso all’educazione di base, con conseguente aumento dei disturbi dell’apprendimento.
La povertà educativa è un fenomeno complesso che riguarda molti aspetti: quello ambientale, quello economico-materiale e quello culturale. Ad un’analisi superficiale sembrerebbe che la povertà educativa colpisca solo bambini provenienti da famiglie povere (spesso immigrate) oppure le zone più periferiche e meridionali del Paese. In realtà la povertà educativa colpisce anche bambini, adolescenti e famiglie il cui potere di acquisto sta decrescendo, colpisce gli istituti scolastici i cui orari non combaciano con quelli dei lavoratori, con conseguente aumento del gender gap e che non presentano proposte per attività extrascolastiche indispensabili alla crescita personale dei bambini.
In questo scenario, è evidente come le famiglie più povere siano le più fragili e le più colpite.
L'Accessibilità Culturale è a Rischio
Un altro problema significativo è l'aumento dei costi dei servizi culturali. Nel 2023, i biglietti dei musei italiani hanno subito un rincaro medio del 10%, con punte del 42% rispetto al 2011. Questo aumento dei costi rende ancora più difficile per le famiglie a basso reddito accedere a queste importanti risorse educative.

Perché è urgente un cambiamento di rotta
Affrontare la povertà educativa richiede un impegno congiunto da parte delle istituzioni, delle comunità e delle famiglie. È fondamentale garantire che i bambini si sentano a proprio agio nei luoghi culturali e siano curiosi di esplorare il nostro patrimonio storico e artistico.
Investire nell'educazione e nella cultura dei bambini non è solo un investimento nel loro futuro, ma anche un riconoscimento del loro valore nel presente. Solo attraverso un'azione collettiva possiamo sperare di superare la povertà educativa e costruire una società più equa e inclusiva.
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Cosa possiamo fare?
Investire in progetti educativi e culturali innovativi e inclusivi.
Promuovere la collaborazione tra scuole, musei, teatri e biblioteche.
Sensibilizzare le famiglie sull'importanza della cultura per la crescita dei figli.
Abbassare il costo di ingresso nei musei, pensando magari a tariffe agevolate per le famiglie. (NB: 25 € ad adulto per entrare agli Uffizi, anche se i minori entrano a prezzo ridotto o gratuito, non è per nulla accessibile per una famiglia)
Fare scelte coraggiose, investendo ECONOMICAMENTE in progetti di qualità vuol dire abbattere i costi sul PIL italiano. E' ormai noto infatti il benessere che l'Arte e la Cultura apportano all'individuo e quindi alla collettività sotto molteplici aspetti.
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